Questa estate di ritorno dalla Francia, mi è nato il desiderio di possedere una Reflex funzionante tutta mia, proprio così partì la ricerca di quella che sarebbe diventata una fedele compagna, da portare in ogni mio viaggio e in ogni mio progetto.
Dopo diverse valutazioni ha vinto il fascino della meccanica e la scelta è ricaduta sulla Canon FT-QL.
Questa Reflex è entrata in produzione in Giappone nel 1966. Si serve di obbiettivi della serie FL, quello che monta la mia macchina è un semplice 50mm f/1.8.
L'esposimetro TTL (attraverso le lenti) effettua la misurazione stop-down.
La velocità di scatto va da 1sec a 1/1000, comprende anche la posa B (l'apertura della tendina fino a quando non viene rilasciato il pulsante di scatto) e il sincro con il flash.
Mentre con il bianco e nero, questo problema può essere un po' camuffato, per il colore è veramente difficile. Dopo diverse ricerche per ovviare a questo errore, sono riuscita a trovare un convertitore, che riduce la potenza da 1,5v a 1,35v, questo convertitore si chiama Mr-9, prodotto in Giappone dall'azienda Kanto. Presto lo comprerò e vi dirò se questo metodo funziona.
Per ora mi sono limitata a scattare in bianco e nero.
Come avete visto già in altri post in questo ultimo periodo mi sono immersa totalmente nel mondo del bianco e nero, scattando e sperimentando.
Seguo il bianconiglio che mi porta nell'isola che non c'è, in un mondo che non è il nostro dove non ci sono più i colori.
Le foto che vedrete qui sotto sono state scattate su pellicola Kodak Tmax 100iso e sviluppate in casa con la tecnica Caffenol, grazie all'uso del caffè (di questa tecnica ne avevo già parlato nel post "Gradisce un caffè? Si! un Caffenol!").
Ed ecco le foto!
"L'assenza".Scattata a Cesena. Modella: Tania. Camera:Canon ft ql. Pellicola: B&W Kodak T-Max 100iso.
Potete guardare l'intero set su Flickr!
Grazie, sopratutto alla mia modella Tania.
Denise
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